L’arte contemporanea diventa ogni giorno di più veicolo per esprimere in modo vivo, chiaro, messaggi d’etica, di attualità, di difesa dei valori sociali e ambientali. Il senso del pericolo è andato a condizionare i rapporti umani, accentuando il senso del vuoto, paura per il futuro. Tutto questo lo ritroviamo nel lavoro dell’artista inglese Sally Payen, che con la sua apparente semplicità del segno, della tecnica (olio, pigmenti e penna su carta) e dello stile, evoca quasi graffiti rappresentanti lottatori, pugili, marciatori, vittime, tra griglie, gabbie e blocchi di linee azzurre. Sally evidenzia le debolezze e i timori della nostra società: la paura, la rabbia, la violenza, la guerra, la morte. Il senso di minaccia, di angoscia, è rappresentato dalle piccole e grandi sagome nere, impersonali e bidimensionali. Nelle tele predomina lo spazio bianco, e non vi sono né un inizio né una fine. L’artista indaga singoli fenomeni di quel molteplice universo di forme che è la realtà, e nel farlo riannoda i fili della sua personalissima ricerca eseguendo campiture sfumate con rigoroso impegno. Argomento dominante di Sally è lo sgomento, derivato dal vivere in un mondo che una civiltà superficiale ha reso insensibile ai suoi veri valori. Sono tutti quadri di grandi dimensioni, li dove la linea raggiunge potenza descrittiva denotante un’inconfondibile capacità grafica. I ricorrenti lottatori, l’evidenza delle immagini, suggeriscono un emozionante dato reale che conferisce ai dipinti una forza che rapisce l’osservatore. I suoi lavori, infatti, comunicano un’immagine interiore che lascia trasparire sofferenze e necessità di condivisione e suscita in chi li osserva risonanze profonde che si prolunga oltre la visione diretta. Sono mondi aperti, dove lo spettatore è proiettato verso una viva sensibilità spaziale. Ritroviamo un universo di silenzio, in cui ogni grido è compresso e trattenuto per farsi un termine nel succedersi delle forme. E’ percepibile uno spirito di ricerca, che è certamente l’elemento di un ennesimo indirizzo di espressione, che porterà sicuramente a sempre maggiori e più ambiti traguardi. Avvenimenti come questo rende onore alla nostra città, evento di crescita artistica e sociale del nostro Paese, dove obiettivo primario è quello di creare sempre più occasioni di collaborazioni artistiche internazionali, affinché l’arte di qualità sia ancora più presente dove la gente comune vive.
Elisabetta Civitan